Artista non omologato e controcorrente, indifferente alle seduzioni delle mode e del mercato e sempre pronto a indicare nuove direzioni di ricerca, Claudio Costa
Finalmente, dopo tante chiacchiere a mezza voce, nelle gallerie sempre più tetre e deserte, il fatto è diventato di dominio pubblico: la crisi generale
L’inizio degli anni Ottanta per più motivi è stato contrassegnato dall’evidenziazione di mutamenti epocali, già avviati e presenti da tempo, che in modo irreversibile hanno condizionato il nostro modo di vivere, la nostra cultura, e di cui si sono occupati vari sociologi.
Come ha evidenziato W.J.T. Mitchell, nel suo saggio Realismo e immagine digitale (1), oggi sta diventando sempre più importante concentrarsi sull’esserci nel mondo da parte delle immagini: più che esaminare se e come l’avvento delle immagini digitali, o quelle generate dall’intelligenza artificiale,
Il 6 settembre 1954, Wolf Vostell, allora ventenne, da poco giunto a Parigi da Colonia, sentì la parola ‘décollage’ risuonare con veemenza da un’edicola di rue de Buci – Boulevard Saint Germain. Qui l’edicolante ripeteva il titolo di una sensazionale notizia comparsa sulla prima pagina de «Le Figaro»: “Peu aprés
La mostra Uumwelt, di Pierre Huyge ha occupato la Serpentine Gallery di Londra dal 3 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019 (1). Il visitatore della mostra si trovava in uno spazio parzialmente oscurato: la luce esterna filtrava e raccontava la mutevolezza del tempo e delle condizioni atmosferiche nell’arco della giornata.
Sono passati ormai alcuni anni da quando per la prima volta un’opera realizzata con l’intelligenza artificiale (IA) è stata venduta sul mercato “ufficiale” dell’arte, da Christie’s nel 2018 (2). Da allora sono successe molte cose: sono emersi nuovi tipi di IA, che hanno permesso nuovi esperimenti artistici. Resta, tuttavia, un
Il mondo dell’arte è da sempre legato alla società che la produce; ne racconta, implicitamente o esplicitamente, i fatti politici, sociali e culturali, ne interpreta le aspirazioni, talvolta ne prevede gli sviluppi. In tal senso, e in modo esplicito almeno dagli anni Sessanta del XIX secolo, l’arte si è interessata
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